Hautville - Mater Dolorosa (2016)

  • 30 May, 03:58
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Artist:
Title: Mater Dolorosa
Year Of Release: 2016
Label: Hautville
Genre: Neofolk, Neoclassical
Quality: FLAC (tracks)
Total Time: 41:14
Total Size: 266 Mb
WebSite:

Tracklist:

1. Dis Pater (05:25)
2. Artemide (04:24)
3. Pietà e costanza (04:50)
4. Le ombre (04:39)
5. Mater Dolorosa (05:30)
6. La sposa (05:29)
7. Per non sentire niente (04:53)
8. Il castello (06:04)

'Nuovo disco per gli Hautville, gruppo di cui ho parlato su Ver Sacrum in occasione dei loro lavori Numen Lumen (2011) e Le Moire (2013). Il nuovo album e’ intitolato significativamente Mater Dolorosa, sorta di simbolo religioso che rappresenta anche una fase di oscuramento della realta’ odierna. La bella e raffinata copertina del pittore Mirko Lucchini “L’antica citta’ di YS” mi ha riportato alla mente il disco capolavoro del Balletto di Bronzo YS, vero caposaldo del progressive italiano e non solo. Ho gia’ fatto notare in passato come ormai l’etichetta di gruppo neo-folk stesse molto stretta agli Hautville: la rinnovata collaborazione con un nome prestigioso come Arturo Stalteri, ex membro dei Pierrot Lunaire, non fa che confermare come gli orizzonti stilistici degli Hautville si stiano ampliando. Questo dato emerge ancor di piu’ ascoltando questo nuovo Mater Dolorosa che vede la presenza di numerosi musicisti aggiunti che donano al lavoro un sapore quasi orchestrale. Vediamo cosi’ la presenza di strumenti come il violino, il cello, la tromba, i timpani e il pianoforte che rendono le composizioni piu’ ricche e varie rispetto al passato avvicinando gli Hautville ad alcune esperienze del prog italiano. Certo la componente folk e acustica rimane ben presente come si puo’ ascoltare in tracce come “Dis Pater”, l’affascinante e mitologica “Artemide”’e la bucolica “Pieta’ e costanza” in cui spicca la bella voce di Simona Bonavita, sempre accompagnata dai fidi Francesco Dinnella al basso e alle tastiere e da Leonardo Lonigro alle chitarre. La title-track e’ invece una traccia classicheggiante per pianoforte con la presenza alla voce del tenore William Matteuzzi. Anche in “Per non sentire niente” e nella conclusiva “Il castello” (quest’ultima si avvale di un testo che rimanda direttamente a certe “atmosfere” tipiche del prog italico) la musica e’ molto piu’ arrangiata rispetto al passato e, a mio avviso, questo aspetto rende Mater Dolorosa il disco migliore e piu’ maturo fino a questo momento degli Hautville.'





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ISRACLOUD
  • jojo5
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