Kimiya - Il Viaggio (2017)

  • 08 Apr, 11:15
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Artist:
Title: Il Viaggio
Year Of Release: 2017
Label: Terre Sommerse
Genre: Contemporary Jazz
Quality: FLAC (tracks) / MP3 320 Kbps
Total Time: 52:28
Total Size: 367 Mb / 137 Mb
WebSite:

Tracklist:

1. Il viaggio
2. Oriental Express
3. A Thousand Years
4. Your Land
5. Infant Eyes
6. Nena
7. Wilde
8. Ida Lupino
9. Out Of Control

Personnel:
Pino Mazzarano - chitarre
Peppe Fortunato - tastiere
Javier Girotto - sassofoni
Marco Siniscalco - basso
Mimmo Campanale - batteria
Sonia Addario - voce
Massimo Stano - sound engineer

L'alchimia è (rectius: dovrebbe) essere l'anima della musica; forse è la musica stessa. Bene hanno fatto Mazzarano e Fortunato a sottolineare il loro connubio con la radice siriaca della, per noi, medievalizzata parola. Un lavoro ben meditato e altrettanto bene costruito sul nutrito bagaglio di esperienze di entrambi i leader che, per completare il cerchio, si avvalgono di un drappello di eccellenti musicisti nazionali, ognuno latore di bei doni.

Nove brani che declinano il verbo di Mazzarano e Fortunato, impegnati come coautori in cinque di essi. A partire dalla song eponima, con una linea melodica gentile e poetica, dove tiene banco un forbito assolo di Siniscalco. Anche "Orient Express" reca il doppio sigillo: armoniosa, con le tastiere di Fortunato a disegnare ariosi movimenti nei quali si inserisce il tema, stoccato con pungente intelligenza da Girotto, prima di lasciare spazio alla chitarra elettrica di Mazzarano, deciso nel suo argomentare passaggi tra jazz e rock. Anche "Your Land" descrive brillantemente la melodia, lasciando risuonare tutti gli effluvi mediterranei accentati da Girotto. Con "Nena" l'atmosfera si piega all'accorta selezione di note dettate da Mazzarano con sapiente misura. "Wilde" gioca con ritmi soul-acid jazz imbastiti dalle tastiere di Fortunato e resi argutamente aspri dalle corde di Mazzarano. A far da corolla arrivano quattro episodi attinti da un repertorio d'ampio respiro: "A Thousand Years" di Sting ricostruita su cardini che sanno di asiatico; "Infant Eyes" di Wayne Shorter che qui trova novello slancio nella migliore tradizione hard-rock; la sempre meravigliosa "Ida Lupino" di Carla Bley, il cui tema giocato a tre voci ne rimarca l'essenza poetica e, per chiudere, vanno in scena i Rolling Stones con la sempiterna "Out Of Control", qui immersa in un limpido romanticismo che ne dilata tempi e ritmi.