John Raymond - Foreign Territory (2015)

Il titolo del CD allude emblematicamente alla pratica strumentale messa in atto da questo splendido quartetto, dalla condotta armonica estremamente raffinata. Lo testimoniano i due brani-manifesto del progetto, fra intelligenza melodica e sobrietà del fraseggio solistico. Nel solco di una pratica ampiamente diffusa nel jazz sin dagli anni '30, il trombettista statunitense agisce creativamente sugli standard mediante sostituzioni armoniche.

"What Do You Hear" e "Chant," altro non sono che una avventurosa esplorazione di "I Hear a Rhapsody" e "How Deep Is the Ocean." Su tali standard è stato operato un processo di risignificazione musicale che investe la sostituzione degli accordi del chorus, o motivo di base. Tale attitudine al rischio si spinge oltre nelle due improvvisazione estemporanee di "Rest/Peace" e "Hart of the Matter" all'insegna della libera aleatorietà delle forme.

Tutte le tracce si distinguono per l'intrinseca ricercatezza timbrico-melodica, unitamente al lirismo infuso dalla tromba del leader. Intorno a lui gli altri splendidi musicisti coinvolti nel progetto si relazionano empaticamente con grande versatilità. La poetica rivisitazione di "Mark Time," splendido tema di Kenny Werner, è un piccolo gioiello di pathos, buon gusto e straordinaria musicalità.