Claudym - Incidenti Di Percorso (2024) Hi-Res
Artist: Claudym
Title: Incidenti Di Percorso
Year Of Release: 2024
Label: Universal Music Italia srL.
Genre: Pop, R&B, Electronic
Quality: Mp3 320 kbps / FLAC (tracks) / 24bit-44.1kHz FLAC (tracks)
Total Time: 32:44
Total Size: 77 / 228 / 393 MB
WebSite: Album Preview
Tracklist:Title: Incidenti Di Percorso
Year Of Release: 2024
Label: Universal Music Italia srL.
Genre: Pop, R&B, Electronic
Quality: Mp3 320 kbps / FLAC (tracks) / 24bit-44.1kHz FLAC (tracks)
Total Time: 32:44
Total Size: 77 / 228 / 393 MB
WebSite: Album Preview
1. Claudym - Ragioni Sbagliate
2. Claudym - Una Settimana Da Dio (God's Plan)
3. Claudym - Blahx4
4. Claudym - Complici
5. Claudym - Joanne
6. Claudym - Trigger
7. Claudym - Cose che si dicono
8. Claudym - BUGIA
9. Claudym - UOMINI ALFA
10. Claudym - Ex
11. Claudym - Più Di Così
Incidenti di percorso è l’esordio discografico di Claudym, nuova stella nel firmamento urban italiano, o perlomeno così vorrebbe Island che attraverso Universal la lancia sul mercato. Approdata alla musica dopo un trascorso come illustratrice (specializzata in miniature pop a matita), Claudia Maccechini pubblica un EP nel 2022 – Un-Popular – che fa un po’ da apripista ad uno stile che unisce prosa it-pop, dance beat dalle parti dell’house e emo trap. I binari sono quelli eccentricamente r’n’b (leggi anche elettro-pop) che l’anno precedente han messo sulla mappa Ditonellapiaga, ma la sua proposta, altrettanto fluida e variegata nelle strofe e negli arrangiamenti, sembra più inseguire che dettare regole sue.
Il debut in questione – 10 tracce per 30 minuti di durata prodotto da okgiorgio e Marcello Guava – parte con i migliori presupposti, un name drop perfetto per comunicati stampa e relativi articoli copia incolla che fa il paio con i riflettori precedentemente accesi (playlist ad hoc su Spotify, spot su MTV, Vevo e Tidal). Le influenze sono dichiaratamente 90s e 00s tra Blur, Gorillaz e Smashing Pumpkins e Spice Girls, i testi parlano alla Gen Z (Maccechini ha però 31 anni) di patriarcato (Ma sì, ahah / Tanto sono tutti / Uomini alfa), amori e tradimenti (Bugia), ansie da presentazione (Ragioni sbagliate) attraverso neologismi (Mi triggero di brutto in Trigger) e inglesismi vari (Fuga in codice like, you know what I mean? in Uomini Alfa). La prosa, nel 2024, ne esce un poco telefonata ma c’è da dire che va a segno quando vuole.
È il caso dell’anthemica Cose che si dicono – con la chitarrina indie-sploitation e il saliscendi melodico à la Eilish – o di pezzi in levare chiassosamente hip hop come Bugia che ricordano un po’ i No Doubt (occhio alla reunion al Coachella) e sì la band di Albarn. Anche Uomini Alfa, che gioca d’impertinenza british e affondi electro, gira bene e mal non sarebbe stata nella colonna sonora di una serie Prime “generazionale” come Antonia.
Claudym non ha melodie memorabili nell’arco dei suoi testi ma la produzione è abbastanza furba da farcelo dimenticare. Ad oggi potrebbe sparire nel mare magno del mainstream che tutto fagocita come sopravvivere legando il suo nome ad altri outlet e media.
Il debut in questione – 10 tracce per 30 minuti di durata prodotto da okgiorgio e Marcello Guava – parte con i migliori presupposti, un name drop perfetto per comunicati stampa e relativi articoli copia incolla che fa il paio con i riflettori precedentemente accesi (playlist ad hoc su Spotify, spot su MTV, Vevo e Tidal). Le influenze sono dichiaratamente 90s e 00s tra Blur, Gorillaz e Smashing Pumpkins e Spice Girls, i testi parlano alla Gen Z (Maccechini ha però 31 anni) di patriarcato (Ma sì, ahah / Tanto sono tutti / Uomini alfa), amori e tradimenti (Bugia), ansie da presentazione (Ragioni sbagliate) attraverso neologismi (Mi triggero di brutto in Trigger) e inglesismi vari (Fuga in codice like, you know what I mean? in Uomini Alfa). La prosa, nel 2024, ne esce un poco telefonata ma c’è da dire che va a segno quando vuole.
È il caso dell’anthemica Cose che si dicono – con la chitarrina indie-sploitation e il saliscendi melodico à la Eilish – o di pezzi in levare chiassosamente hip hop come Bugia che ricordano un po’ i No Doubt (occhio alla reunion al Coachella) e sì la band di Albarn. Anche Uomini Alfa, che gioca d’impertinenza british e affondi electro, gira bene e mal non sarebbe stata nella colonna sonora di una serie Prime “generazionale” come Antonia.
Claudym non ha melodie memorabili nell’arco dei suoi testi ma la produzione è abbastanza furba da farcelo dimenticare. Ad oggi potrebbe sparire nel mare magno del mainstream che tutto fagocita come sopravvivere legando il suo nome ad altri outlet e media.