Renato Strukelj Trio - Giammai (2014) [Hi-Res]

  • 30 Jan, 15:26
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Artist:
Title: Giammai
Year Of Release: 2014
Label: Artesuono
Genre: Jazz, Post-Bop
Quality: FLAC (tracks) 24/88,2, FLAC (tracks)
Total Time: 55:21
Total Size: 1.18 GB / 375 MB
WebSite:

Tracklist:

1. Alfredo ed Angelo 5:30
2. In Your Own Sweet Way 10:40
3. Choponkus 6:42
4. Giammai 5:51
5. Yess 6:30
6. A Night in Dameronia 5:21
7. Majorenne 4:59
8. Mike 3:44
9. Minoritario 6:21

Omaggio alla musica e allo stile del sassofonista romano Maurizio Giammarco, Giammai -ultimo disco a nome del pianista friulano Renato Strukelj -è il risultato di una serie di confluenze e parallelismi stilistici convergenti. Di apprezzabile spessore mainstream, il disco concilia ciò che apparentemente risulterebbe inconciliabile: Fryderyk Chopin con Thelonious Monk e Charles Mingus ("Choponkus"), il cool di Dave Brubeck ("In Your Own Sweet Way"), l'hard bop di "Yesss," il modalismo davisiano di "Minoritario" e il be-bop di Dizzy Gillespie e Tadd Dameron di "A Night in Dameronia."

Che si tratti di ballad, di fast o di brani a media velocità, le composizioni—quasi tutte di Strukelj -posseggono una notevole articolazione melodica. I temi, che si fanno apprezzare per efficacia e gradevolezza, nel loro svilupparsi delineano precisi substrati umorali che caratterizzano sia le improvvisazioni che in generale i contorni dei brani.
Nella brillantezza del suono pianistico, nella ricchezza delle sfumature dinamiche, nella scorrevolezza delle melodie, si scorgono chiaramente i segni di una marcata vitalità musicale.
Vi è perfetta sintonia all'interno del gruppo. L'elevato grado di adesione programmatica alle procedure paradigmatiche del jazz moderno è il contorno entro cui si organizzano i suoni del quartetto, all'interno del quale i singoli musicisti organizzano le loro idee. Non sono pochi i momenti riusciti. Ad esempio, in "Giammai" -dedicato a Maurizio Giammarco -alla sostanza dei contenuti modali del brano si unisce un eccezionale parte di batteria (Luca Colussi) che, con trovate ritmiche adeguate e perfettamente pertinenti, riesce ad essere insieme pulsante e in grado di arricchire ed abbellire il quadro sonoro. Qualcosa di simile capita in "Minoritario"; qui le bacchette percuotono i piatti e i tamburi fino a produrre uno swing che abbinato alla sinuosa scioltezza e alla potenza del sassofono tenore di Giammarco creano un groviglio di suoni compatto e intensamente gradevole, complice anche l'incisività e la delicatezza del contrabbasso di Simone Serafini.

Prova discografica di spessore, Giammai è la dimostrazione di quanto sia possibile, anche coltivando un linguaggio sostanzialmente e ampiamente consolidato, riuscire a trovare il modo e la maniera di esprimere con gusto e padronanza episodi jazzistici di apprezzabile interesse.