Ageless Oblivion - Suspended Between Earth and Sky (2021) Hi-Res

  • 30 Apr, 09:50
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Artist:
Title: Suspended Between Earth and Sky
Year Of Release: 2021
Label: Apocalyptic Witchcraft
Genre: Death Metal
Quality: FLAC 24bit-44.1kHz / FLAC (tracks) / Mp3 320 kbps
Total Time: 51:55
Total Size: 685 / 397 / 132 Mb
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Tracklist:

1. In Medias Res 05:47
2. From Ash and Sulphur 06:50
3. All Was Froze 07:24
4. Anvil Chorus 09:20
5. The Sun Surrenders Its Crown 03:50
6. Cohesion 07:50
7. Eldmessa 10:54



“Suspended Between Earth and Sky” prende forma tra la desolazione di un immaginario paesaggio apocalittico. Dalle crepe di un pianeta malato, popolato da esseri fragili, ecco fuoriuscire il ribollente magma di una rabbia repressa dall’arrendevolezza che sprigiona un rumore assordante. Un rumore che sette anni fa, con l’album “Penthos”, aveva impressionato positivamente tutti i cultori del death metal e che oggi, dalle caverne oscure della Apocalyptic Witchcraft Recordings, è tornato ad echeggiare prepotentemente. Gli Ageless Oblivion si riaffacciano sul panorama metal con un disco certamente di livello, sul quale si saldano rimembranze sonore appartenenti a band come Ulcerate e Sulphur Aeon, per citarne alcune. Il quintetto inglese tesse una robusta ragnatela di death tecnico sulla quale restano impigliate masse informi dai suoni claustrofobici. La trappola musicale è un congegno equilibrato che si poggia su robuste fondamenta, un tranello che mette in luce la tecnica ormai consolidata dei Nostri, nel quale, però, gli elementi sorprendenti tendono a sottrarsi durante l’ascolto. Anche il nuovo full-length, come il precedente, è caratterizzato da un consistente minutaggio (poco meno di un’ora) che lascia aperte diverse porte di distrazione. É lampante che “Suspended Between Earth and Sky” parta fortissimo: “In Media Res”, “From Ash and Sulphur” e “All Was Froze”, brani dalla caratura compositiva superba, formano un trittico iniziale davvero micidiale sul piano dell’enfasi. La violenza sonora viene spesso solleticata da minuziosi grovigli di chitarra che contribuiscono alla creazione di atmosfere tenebrose incalzate dal profondo growl di Stephen Jones. Il drumming, virtuoso ed irruento, è la parte integrante più cospicua della spina dorsale su cui si regge l’album che, come un faro nel bel mezzo di una tempesta, viene investito da ondosi rantoli angoscianti senza mai perdere la sua possente attrattiva. La ritmica camaleontica esplode nel cielo vitreo in lapilli incontenibili di lava fremente, per poi accartocciarsi al suolo esalando lamenti pachidermici. Dopo i nove variopinti minuti di “Anvil Chorus”, è il bagliore del faro ad affievolirsi: i tre brani finali, presi singolarmente, restano ottimi lavori ma, nel complesso, non riescono ad ampliare quel raggio di luce oltre i confini dello stupore. Malgrado ciò gli Ageless Oblivion dimostrano di poter battagliare contro gli eserciti più agguerriti del vasto impero death metal infliggendo loro ferite importanti, senza subire danni ingenti.
“Suspended Between Earth and Sky” è l’incontro tra una goccia di pioggia che precipita ed una gemma di fuoco che si solleva: un seducente evento fulmineo e volubile ‘sospeso tra terra e cielo’.