Angela Covucci - INSIDE EVANS (2024) [Hi-Res]

  • 27 Oct, 09:38
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Artist:
Title: INSIDE EVANS
Year Of Release: 2024
Label: AlfaMusic
Genre: Jazz, Vocal Jazz
Quality: flac lossless (tracks) / flac 24bits - 44.1kHz
Total Time: 00:47:29
Total Size: 274 / 507 mb
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Tracklist

01. REMEMBERING THE RAIN
02. B MINOR WALTZ (FOR ELLAINE)
03. W.W.M.A.C. / WE WILL MEET AGAIN
04. NARDIS
05. BLUE INTRO / BLUE IN GREEN
06. LAURIE
07. FIVE
08. BEAUTIFUL LOVE
09. INTERPLAY
10. MEMORY OF A MEMORY / TIME REMEMBERED
11. ONCE UPON A SUMMERTIME

Un album di esordio, questo “Inside Evans”, di sorprendente vitalità, fresco, forte. Nelle undici tracce che lo compongono il talento di Angela Covucci si rivela pienamente, con una peculiarità timbrica, con uno slancio ed un impeto espressivo tali da evocare le gesta più grandi e più sofferte delle muse della vocalità jazzistica (e blues, soul…) afroamericana - da Bessie Smith a Carmen McRae, da Etta Jones ad Aretha Franklin. Ascoltatela allungare le note, quasi come nell’atletica leggera si tenta il salto in alto; spingersi oltre l’asticella con risultati straordinari come in “Time remembered”. O ancora usare la voce come uno strumento a fiato (e con uno strumento a fiato intrecciandosi) nello sperimentale finale di “Nardis”, il brano più ampio ed elaborato (e forse anche il più significativo) dell’intero disco. Seguite il suo fraseggio rapido ma scolpito, come nello scoppiettante “Five”, un “divertimento” che quasi si vorrebbe durasse di più. La capacità di racconto, di eloquio, nella conclusiva “Once Upon a Summertime”. Un talento che, certo, la scelta felice dei compagni d’avventura non fa che esaltare. Francesco d’Errico, in primo luogo, e il suo pianismo sorvegliato, vigile, intenso; i suoi arrangiamenti ricchi di pensiero, di riscrittura, per cui l’idea di fondo di questo progetto, rivisitare sotto forma di songbook un mondo espressivo e compositivo fra i più articolati e minuziosi - tra i più alti - del jazz novecentesco, riesce pienamente. E poi, al sassofono tenore, Giulio Martino, maestro del sound misurato, di un’inventiva solistica sempre appropriata, infallibile nel cogliere e ampliare le ragioni più vere di un brano. La presenza del violoncello di Vito Stano sottolinea due richiami di questo disco: quello alla tradizione “with strings” del jazz (ascoltate la crepuscolare “We will meet again” o “Laurie” che chiude un’ideale prima parte dell’album con un brano di notevole intensità, con la formazione al completo, altro picco dell’album, in cui verso la fine il solismo di sax e cello si intrecciano) e quello a un camerismo tout-court: i trii per voce piano violoncello con cui vengono proposti alle ascoltatrici e agli ascoltatori “Blue in green”, “Beautiful love” e “Time remembered”. Marco de Tilla, al contrabbasso, offre una prova di valore: il suo strumento, quando è presente, è il cuore pulsante di questo album e ammirevole è il suo assolo in “Interplay” (a proposito, in questo stesso brano Giulio Martino è al soprano, e il suo volo solistico è rimarchevole). La batteria di Marco Fazzari domina il “timing” di questi arrangiamenti con sottolineature di personalità, con una presenza discreta e dunque perfetta.

Angela Covucci voice
Giulio Martino tenor and soprano sax
Francesco D’Errico piano
Vito Stano cello
Marco de Tilla double bass
Marco Fazzari drums