Martian Noise - Frequency Of Humanity (2024)

  • 19 Sep, 13:14
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Artist:
Title: Frequency Of Humanity
Year Of Release: 2024
Label: Velut Luna
Genre: Progressive Rock
Quality: FLAC (tracks) / 320 kbps
Total Time: 00:37:55
Total Size: 214 / 87 mb
WebSite:

Tracklist:

01 - Prelude 02:01
02 - Infra 03:50
03 - Boring Afternoon 04:10
04 - Omniarch 05:21
05 - Hanging Garden 03:18
06 - Apnea 04:51
07 - Weird Flavour 03:07
08 - Walk On 04:30
09 - Broken Flower 06:47

MARTIAN NOISE sono due fratelli, Gabriele Lucchin, 19 anni, e Niccolò Lucchin, 17 anni. E loro sono anche il Cigno Nero del mondo della musica italiana oggi.

Due giovanissimi virtuosi dei loro rispettivi strumenti, profondi e raffinati conoscitori dell’epopea del grande Prog delle origini, quello degli anni ‘70, nato e cresciuto fra la Gran Bretagna e l’Italia. Per loro, e grazie alla loro tradizione di famiglia, Emerson Lake & Palmer, Yes, Genesis, Rick Wakeman, Pink Floyd, Alan Parsons Project, etc. sono il pane quotidiano con cui sono cresciuti e si sono formati, acquisendo una cultura enciclopedica e profonda di quel mondo sonoro, definendo così una propria originale estetica della Musica.

Era quindi inevitabile arrivare a questo FREQUENCY (of Humanity), che lungi dal rappresentare un triste clone derivativo delle opere dei Maestri, ne riprende gli stilemi, con calligrafico rispetto, offrendo tuttavia Musica realmente nuova e per i giorni nostri assolutamente innovativa, fresca e rigenerante, in un oceano ristagnante di banalità, di non-musica volgarmente predicatoria.

E si assumono anche la responsabilità di proporre un intero disco senza voci, senza cantato, senza quelle “parole” che oggi sembrano essere l’unico motivo di attrazione per un pubblico troppo vasto, che ha rinunciato al piacere evocativo della Musica pura all’ennesima potenza. Ebbene, ci pensano MARTIAN NOISE a ridestare l’attenzione!

Dal punto di vista tecnico la scelta inevitabile è stata di utilizzare per le loro performance SOLO strumenti analogici direttamente dagli anni ‘70 e ‘80; così come la maggior parte del work flow di registrazione, mix e mastering è stato realizzato in dominio analogico. Nessun computer, nessun campionatore, nessun software è stato utilizzato in fase esecutiva. E il titolo del disco, e l’immagine di copertina, in qualche modo vogliono indicare questa strada, laddove l’Umanità, l’Umanesimo, sopravanza e sconfigge il distopico tecnicismo tecnocratico dei giorni nostri. Uno squarcio di luce vitale nella notte dei circuiti e dei bit.





  • whiskers
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