Mariano Bellopede - Le città incantate (2023) Hi-Res

  • 04 Nov, 09:55
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Artist:
Title: Le città incantate
Year Of Release: 2023
Label: NoWords
Genre: Jazz
Quality: FLAC (tracks) / FLAC 24 Bit (44,1 KHz / tracks)
Total Time: 34:43 min
Total Size: 174 / 348 MB
WebSite:

Tracklist:

01. Ouverture é promenade
02. Memorie (Il museo dei ricordi)
03. La festa (Tra sacro e profano)
04. Teresa (La giovane ragazza del paese)
05. Ricordo del vecchio circo
06. Blues promenade
07. Il treno non passa più di qua (La vecchia stazione)
08. Epilogo al tramonto

Il pianista napoletano Mariano Bellopede presenta il suo nuovo album dal titolo “Le città incantate”, un’affascinante ‘third stream‘ in una concept-suite ispirata ai luoghi magici del nostro Paese, edita dall’etichetta NoWords, la collana strumentale di Soundfly, e distribuita da Self.

Il musicista ha dichiarato: «Le città incantate sono tutti quei borghi di cui l’Italia è piena. Piccole perle di storia e architettura, sparse qua e là in tutte le regioni della penisola. Nascosti tra colline, arroccati su montagne, tra fiumi, laghi, talvolta affacciati sul mare. Esposti a tramonti mozzafiato, svegliati da silenziose albe. Immutati da secoli, emblemi fedeli del Medioevo o del Rinascimento. Molti di questi borghi oggi sono quasi disabitati, alcuni addirittura abbandonati. Ma sono lì che aspettano e continuano a raccontare fedelmente la loro (la nostra) sconfinata storia. Negli ultimi anni ne ho visitati tanti, a volte per caso, talvolta spinto dalla ricerca di luoghi silenziosi e di riflessione. E sono stati quei silenzi, quei colori, quelle vedute che mi hanno portato a scrivere una concept-suite evocativa, dai mille colori e spunti emotivi. Una sorta di onirica soundtrack: lo spettatore si sentirà immerso tra i vicoli di questi borghi».

È nata così, dal rapimento per la bellezza di antichi borghi italiani, la visione di Mariano Bellopede, compositore e pianista napoletano, artista di punta nella connessione tra linguaggi jazz e colti, assai legato a questo nuovo lavoro, che era nato inizialmente come tesi di laurea in composizione jazz per il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, e poi è diventato un album completo in forma di suite in otto parti. Ma ancor prima della tesi, galeotto fu un libro: «È un’idea che ho iniziato a elaborare otto anni fa, quando lessi Le belle addormentate di Antonio Mocciola, un libro interamente dedicato ai borghi abbandonati della nostra penisola. Il mio sogno sarebbe quello di suonare la mia suite in tutti questi borghi, per contribuire con la mia musica alla loro riscoperta e rivalutazione. Cosa che in parte già sta succedendo».

Cultore della Third Stream di Gunter Schuller, della connessione tra jazz e classica, amante delle opere di Dave Brubeck, Bruno Tommaso, Egberto Gismonti e Jan Garbarek, Mariano Bellopede ha realizzato la suite “Le città incantate” con straordinari musicisti (tra cui ospiti come Giulio Martino e Arcangelo Michele Caso), coinvolti per le registrazioni in un magico luogo di musica come l’Auditorium Novecento, la ex Phonotype Records, nel centro storico di Napoli. Memore dell’equilibrio tra composizione e improvvisazione raggiunto tra le pareti di questa storica location, Bellopede ricorda: «Le melodie sono nate in maniera molto estemporanea, quasi di getto. Ho scritto ognuno di questi brani in pochissimi minuti, ma tra l’uno e l’altro sono passati anche tanti giorni o mesi. Poi ho realizzato tutta l’orchestrazione e gli arrangiamenti (in qualche brano si arriva anche a sedici musicisti) e lì c’è stato bisogno, ovviamente, di un lavoro di scrittura più razionale. L’improvvisazione in senso stretto è anche presente in diversi brani, in quanto è chiara ed evidente l’influenza jazzistica».