Giulio Scaramella, Federico Missio, Mattia Magatelli - Opaco (2019) [Hi-Res]
Artist: Giulio Scaramella, Federico Missio, Mattia Magatelli
Title: Opaco
Year Of Release: 2019
Label: Artesuono
Genre: Jazz
Quality: FLAC (tracks) 24/96, FLAC (tracks)
Total Time: 37:15
Total Size: 752 / 244 MB
WebSite: Album Preview
Tracklist:Title: Opaco
Year Of Release: 2019
Label: Artesuono
Genre: Jazz
Quality: FLAC (tracks) 24/96, FLAC (tracks)
Total Time: 37:15
Total Size: 752 / 244 MB
WebSite: Album Preview
1. Opaco 05:12
2. Musica Ricercata VII 02:18
3. Know Your Knots 05:22
4. Over The Bar 04:27
5. Time Flies (And So Do Changes) 04:18
6. Frammento 02:26
7. Naima 06:09
8. The Wall 02:30
9. Petite Fleur 04:33
I colori del jazz nella vulgata più diffusa sono il bianco e il nero, come i tasti del pianoforte. Ma ciò è alquanto riduttivo! Ci sono tanti esempi che sconfessano tale stereotipo. L’album del pianista-compositore Giulio Scaramella, “Opaco”, della Artesuono, sta a dimostrare come le tinte di questo gene(re) di espressione musicale possano configurarsi persino in un dimensione coloristica non netta, né trasparente, talora nebulosa, volutamente priva di lucentezza. Che però è capace di trasmettere all’esterno il proprio suono interiore stimolando in chi ascolta i due effetti di cui parla Kandinskij, fisico e psichico, insomma soma e psiche. Il suo trio senza batteria con Federico Missio ai sax e Mattia Magatelli al contrabbasso ne ovatta il guscio ammorbidendolo già dal primo brano che battezza il disco e nella successiva “Musica Ricercata VII” di Ligeti, di minimale raffinatezza. Sarà perché stimolati dal discorso relativo alla “tavolozza” tonale ma il terzo brano in scaletta, “Know Your Knots”, evoca l’idea di un blu opacizzato che implica lento movimento laddove “Over the bar” pare virare, fra il giallo e l’arancione, in sospensione fra energia e instabilità, ambedue ad alta vibrazione metrica. “Time flies (and so do changes)” è uno swing in cui prosegue l’esplorazione “politonale” con “lotte di toni” del trio mentre, dopo “Frammento” e l’omaggio a Coltrane in “Naima”, ecco un “The Wall”, composto stavolta da Magatelli, reso palpitante dalle curate atmosfere impressionistiche replicate in chiusura in “Petite Fleur” di Sidney Bechet. È, quella di Scaramella, una rilettura di orizzonti allargati a più segmenti autoriali – Bach, Bartók, Bill Evans, Ethan Iverson e Mark Turner – beninteso smaltati di opaco.